Dopo le vacanze è sempre difficile riprendere la concentrazione nello studio.

Sono molti i ragazzi infatti che preferirebbero svagarsi piuttosto che studiare per esami vari o compiti. La stessa cosa vale per i pomeriggi dopo scuola, in cui trovare la concentrazione necessaria per lo studio è davvero un’impresa.

La concentrazione è l’ingrediente necessario per poter affrontare compiti e preparazioni per interrogazioni nel migliore dei modi. Purtroppo, però, sono molte le tecniche per perdere tempo e procrastinare lo studio. Un fattore da non sottovalutare è quello dell’uso degli smartphone, dei tablet, dei computer e dei videogiochi: dispositivi già predisposti a far perdere la concentrazione.

A questi si vanno ad aggiungere la stanchezza mentale e fisica che, di certo, non aiuta nello studio.

Per questo motivo esistono delle tecniche per cercare di concentrarsi. Ogni persona ha la propria soluzione, qui di seguito però ecco una guida per aiutare a svuotare la mente da pensieri spiacevoli o anche piacevoli ed aumentare la concentrazione.

Come trovare la giusta concentrazione

Esistono delle tecniche già sperimentate per trovare e mantenere la giusta concentrazione.

  • Trovare il posto giusto: scegliere l’ambiente è importantissimo. Studiare in un posto tranquillo, silenzioso e privo di distrazioni aiuta a mantenere la concentrazione. È inoltre importante predisporre una buona illuminazione e sedersi in una posizione comoda, in modo da non essere distratti da dolori vari;
  • Preparare l’occorrente per studiare: sistemare davanti a noi tutto l’occorrente per lo studio è importantissimo in quanto ci permette di non doverci alzare ed interrompere la lettura alla ricerca di matite o evidenziatori. Preparare tutto l’occorrente e predisporre una bottiglietta d’acqua per affrontare lo studio sono ottimi deterrenti per la distrazione;
  • Stabilire un programma di studio: dividere i propri pomeriggi di studi in porzioni di 30 minuti è un grande aiuto per restare concentrati. Portare a termine un certo numero di pagine, preventivate precedentemente, è un valido aiuto nello sconfiggere l’indolenza. Chiaramente dopo ogni sessione di 30 minuti è importante concedersi 5 minuti di riposo per gli occhi e magari anche una piccola passeggiata verso un altro ambiente della casa per sgranchirsi le gambe;
  • Rilassarsi: cercare di allontanare ogni preoccupazione dalla propria testa anche affrontandole in modo razionale per un breve momento. Il trucco è semplice: bisogna affrontare i pensieri che turbano in modo “ordinato”, convincendo se stessi mano a mano che sapranno affrontare nel modo più opportuno. Razionalizzare, infatti, non è fuggire dai propri pensieri, ma affrontarli nel modo corretto.

Le tecniche per la concentrazione

Esistono delle tecniche studiate per aiutare gli studenti a ritrovare la concentrazione e scacciare la distrazione; vediamone alcune.

1) La tecnica del trataka: conosciuta come tecnica della candela, presa in prestito un esercizio yoga, può aiutare a sviluppare e mantenere la concentrazione. I passi da seguire sono:

  • Posizionarsi in una stanza buia e tranquilla;
  • Eliminare le fonti di distrazione;
  • Sedersi in una posizione comoda;
  • Accendere una candela e posizionarla a circa 70 cm dal viso;
  • Osservare la sua luce concentrandosi sulla fiamma, senza sbattere le palpebre, quasi perdendo consapevolezza del resto del proprio corpo;
  • Allo stancarsi degli occhi, chiuderli e lasciarli riposare, cercando di visualizzare l’immagine della candela nella propria mente. Quando si comincerà a non vederla più, riaprire gli occhi e fissare nuovamente la candela;
  • Procedere nello stesso modo per circa dieci minuti, cercando di limitare ed evitare pensieri intrusivi nel momento in cui l’immagine della candela comincia a dissolversi.

2) La tecnica dello spelling: un esercizio molti divertente che permette di liberare la mente da ogni pensiero.

  • Pensare ad una serie di parole;
  • Iniziare a farne lo spelling nella propria mente, partendo però dall’ultima lettera e procedendo a ritroso (senza l’aiuto di un foglio di carta chiaramente.)

3) La tecnica del conto alla rovescia: molto simile alla tecnica dello spelling, invece delle lettere si utilizzano i numeri. Se troppo facile, si può provare a saltare 3 numeri per volta.

4) La tecnica del mandarino: un esercizio molto particolare che nonostante il suo essere bizzarro può diventare un valido aiuto per attivare la concentrazione:

  • Sedersi sulla sedia con i piedi ben piantati a terra;
  • Chiudere gli occhi e respirare profondamente tre volte;
  • Immaginare di stringere nella propria mano un mandarino, cercando di sentirne la consistenza, il peso, il profumo;
  • Passare il mandarino da una mano all’altra, cercando di percepirne tutte le sfaccettature;
  • Afferrare il mandarino con la mano destra (la sinistra se si è mancini) e posizionarlo sopra la propria testa, verso la parte posteriore;
  • Immaginare che il mandarino resti in questa posizione: più tempo resterà sopra la testa, più si riuscirà a restare concentrati.

L’alimentazione

Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nella ricerca della concentrazione. Mangiare sano e assumere determinate sostanze infatti è un toccasana per le prestazioni mentali, soprattutto per quanto riguarda la memoria e la concentrazione. Per questo si può arrivare a parlare di una vera e propria dieta dello studente.

Questa prevede una colazione sostanziosa per evitare di avere sonnolenza nell’arco della giornata e quindi un ostacolo alla concentrazione e allo studio. Fare colazione infatti contribuisce ad incrementare la presenza di acetilcolina, un neurotrasmettitore che supporta i processi di memoria: questo è, ad esempio, prodotto tramite l’assunzione di vitamina B1 presente nei cereali integrali.

Molto importante è inoltre l’innalzamento di glucosio nel sangue in quanto provoca un rapido miglioramento nelle prestazioni mentali delle ore successive alla colazione. Oltre al glucosio, ci sono altre sostanze che aiutano a migliorare la memoria e la concentrazione:

  • Vitamine del gruppo B che proteggono le funzioni celebrali e aiutano ad incrementare la memoria: sono contenute in cereali, frutta secca, legumi, ortaggi, fegato, pesce, uova e latticini;
  • Vitamina C che contrasta i radicali liberi e riduce il rischio di deficit cognitivi: è contenuta, ad esempio, negli agrumi, nei broccoli, nei cavoli, nelle fragole e in altri frutti;
  • Vitamina E che previene l’invecchiamento e l’ossidazione del cervello: è presente nell’avocado e nella frutta secca;
  • Omega3 e DHA che sono fondamentali per il buon funzionamento del cervello: sono presenti in tutte le tipologie di pesci, in particolare nel salmone e nel pesce azzurro;
  • Colina, un coenzima essenziale che mantiene integra la struttura cellulare del sistema nervoso: è contenuta, ad esempio, nelle verdure, nel tuorlo d’uovo e nei legumi;
  • Ferro che incrementa le funzioni mnemoniche e le capacità cognitive: è presente, ad esempio, nei legumi, nel radicchio verde, negli spinaci, nei muesli;
  • Inositolo, un nutriente che aiuta a mantenere la concentrazione anche in situazione di forte stress: è contenuto negli agrumi, nei cereali integrali, nel lievito di birra e nella carne in generale;
  • Magnesio , un sale minerale che aiuta le funzioni sinaitiche celebrali: è contenuto nel cacao amaro, nei cerali, in alcuni ortaggi, nei formaggi stagionati, nella carne bianca e nelle uova;
  • Selenio, un minerale che aiuta a migliorare le proprie performance mnemoniche: è presente nell’aglio, nei broccoli, nel cavolo, in tutti i tipi di carne e nei crostacei;
  • Zinco che migliora la memoria e l’equilibrio cognitivo: è contenuto, ad esempio, nei cereali, nel cioccolato fondente, nei legumi, nelle carote, nella carne e nel pesce in generale.