La domanda di messa a disposizione è molto utile agli insegnanti (ma anche per il personale ATA) per candidarsi spontaneamente per ottenere un incarico di supplenza. Sono molti, infatti, gli insegnanti precari che ogni anno vengono chiamati dalle scuole semplicemente per aver presentato la domanda di messa a disposizione.

Chi non è iscritto nelle graduatorie, o anche chi lo è, può quindi ricorrere alla messa a disposizione per rendersi disponibile per ricoprire una cattedra vacante o anche per sostituire momentaneamente un collega; sarà il Dirigente Scolastico, in tal caso, decidere a quale tra le domande di messa a disposizione pervenute assegnare l’incarico di supplenza.

Per avere più possibilità di essere richiamati bisogna compilare la domanda di messa a disposizione in modo professionale, facendo anche particolare attenzione ad allegare il Curriculum Vitae.

Inoltre, dovete sapere che ci sono dei periodi dell’anno in cui è particolarmente consigliato presentare la MAD (acronimo appunto di messa a disposizione) poiché i Dirigenti Scolastici sono alla disperata ricerca di insegnanti per completare l’organico o anche per l’affidamento dei corsi estivi.

A tal proposito, in questa guida dedicata alla domanda di messa a disposizione trovate tutte le informazioni utili per non sbagliare, sia su come compilare il modello (di cui di seguito trovate il Fac-Simile) che su come (e quando) consegnarlo al Dirigente Scolastico.

Fac-Simile domanda di messa a disposizione a.s. 2020-2021
Vuoi lavorare nelle scuole come insegnante? Puoi inviare la tua candidatura ad ogni singolo istituto presentando la domanda di messa a disposizione; qui il fac simile.

Come scrivere la messa a disposizione

Partiamo con l’approfondire le istruzioni necessarie per scrivere la domanda di messa a disposizione; anche se si tratta di una segnalazione informale, infatti, è bene tener conto di alcune accortezze così da non rischiare che la vostra domanda venga cestinata immediatamente.

Come prima cosa è bene personalizzare ognuna delle domande di messa a disposizione che presentate indicando nell’intestazione il nome dell’istituto per il quale vi candidate. Indicate poi con precisione i vostri dati anagrafici, nonché la classe di concorso alla quale fate riferimento; specificate poi le esperienze maturate e i titoli conseguiti così da mettere in risalto la vostra professionalità.

Il solo modello di messa a disposizione, però, non basta; personalmente, infatti, consigliamo sempre di allegare un Curriculum Vitae personale, nonché tutte le certificazioni che possono comprovare la veridicità delle vostre informazioni.

Come inviare la messa a disposizione

Ricordiamo che per ogni scuola per la quale vi candidate come insegnanti dovete presentare una domanda di messa a disposizione differente. In caso di istituti con più plessi, questa va presentata alla sede in cui è presente il Dirigente Scolastico.

Ci sono tre diversi modi tra cui potrete scegliere per inviare la MAD. In primis potete consegnare il modello a mano recandovi direttamente alla segreteria scolastica dell’istituto di interesse. C’è poi la possibilità di inviare la messa a disposizione per posta, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Inoltre la MAD può essere inviata anche per mezzo di PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’istituto di interesse. In tal caso però occorre fare un’importante precisazione: dovete sapere, infatti, che la normativa vigente stabilisce che affinché sia valida una mail inviata per mezzo di PEC deve avere ogni allegato sottoscritto con firma digitale.

Quindi quando utilizzate la PEC ricordatevi di firmare digitalmente ogni file allegato, sia il modello della domanda che il Curriculum Vitae, così come eventuali certificazioni.

Quando inviare la domanda di messa a disposizione

La domanda di messa a disposizione non ha delle scadenze ben precise. Per questo motivo potete inviarla in ogni periodo dell’anno scolastico così da sperare di essere richiamati qualora il Dirigente Scolastico ne rilevi la necessità.

Ovviamente però ci sono dei momenti dell’anno in cui ci sono maggiori possibilità di essere chiamati. Ad esempio presentando la messa a disposizione poco prima degli inizi dell’anno scolastico, quindi dopo la prima metà di agosto, c’è una buona possibilità di ottenere una supplenza visto che il Dirigente Scolastico deve completare gli organici in vista dell’inizio delle lezioni e potrebbe accadere che, nonostante le immissioni in ruolo e lo scorrimento delle graduatorie per le assegnazioni delle supplenze, ci sia ancora qualche cattedra vacante da assegnare.

Un altro buon momento per presentare la domanda di messa a disposizione è quello che va dal termine delle vacanze di Natale alla fine di gennaio, visto che in questo momento si cercano insegnanti per i corsi di recupero.

Infine, ci sono buone opportunità di essere richiamati anche presentando la MAD a pochi giorni dal termine dell’anno scolastico, così da candidarsi come insegnanti per i corsi estivi.

Dove presentare la messa a disposizione

Oltre al “quando” è bene fare chiarezza anche sul “dove” conviene candidarsi presentando la domanda di messa a disposizione così da avere più possibilità di essere richiamati.

Ricordiamo, infatti, che il Dirigente Scolastico può ricorrere alle messa a disposizione da lui ricevuta solamente dopo che la cattedra rimane vacante in seguito alle assegnazioni degli incarichi di supplenza tramite lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento e di istituto, sia di II che di III fascia.

Ecco perché hanno maggiori opportunità di essere chiamati quei docenti delle classi di concorso per le quali le graduatorie risultano più o meno esaurite, come ad esempio vale per matematica nella scuola secondaria di I grado dove - come ribadito più volte dal Miur - c’è carenza di docenti.

A tutti i docenti, comunque, consigliamo di candidarsi per una cattedra di una scuola del Nord Italia, specialmente se situata in un piccolo Paese di provincia; essere chiamati presentando la MAD ad una scuola del Sud Italia, infatti, è molto difficile dal momento che nel meridione le graduatorie risultano essere molto affollate.

Al Nord, invece, specialmente all’inizio dell’anno ci sono maggiori opportunità di ricevere un incarico come supplente visto che qui molti insegnanti originari del meridione ricorrono all’assegnazione provvisoria annuale per farsi trasferire momentaneamente vicino alla propria famiglia, lasciando così la cattedra vacante.