Riscattare la laurea conviene? I costi non sono bassi, ma dal marzo del 2019 è stata avviata una procedura che permette il riscatto di laurea a un costo agevolato (entro il 31 dicembre 2021).

L’Inps ha accolto numerose domande, tanto che si vocifera di un ulteriore anno di proroga per presentare la documentazione.

Il riscatto della laurea è un modo per valorizzare il proprio periodo di studi ai fini pensionistici. Non è una procedura autonoma, si avvia dopo la domanda da parte dell’interessato.

Vediamo quindi nel dettaglio a chi è rivolto e come fare domanda.

Riscatto di laurea: cos’è?

Riscattare la laurea vuol dire convertire gli anni di studio, attraverso un pagamento, in anni utili per i fini pensionistici.

Da marzo 2019 è stata avviata una misura sperimentale che permette di riscattare gli anni di studio a un costo agevolato. Per sfruttare il pagamento agevolato bisogna presentare domanda entro il 31 dicembre, almeno per il momento.

La versione sperimentale del riscatto di laurea è stata ben accolta, tanto che si parla di una possibile proroga per il 2022 e gli anni futuri.

In totale esistono due percorsi per riscattare la laurea e per ognuno di questi sono fissati dei requisiti.

Il riscatto ordinario

L’interessato non deve avere contributi versati durante il periodo per il quale chiede il riscatto e, in seguito al raggiungimento del titolo, deve aver versato almeno un contributo obbligatorio. Grazie a questa modalità di riscatto, che è la più onerosa, i contributi valgono sia ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione che per il calcolo dell’assegno.

Per le lauree ottenute prima del 1°gennaio 1996 il calcolo dell’onere da riscatto si basa su una tabella che tiene conto di età, sesso, posizione assicurativa e retributiva e il periodo da riscattare.

Per le lauree ottenute dopo il 1° gennaio 1996 il calcolo si basa invece sull’aliquota contributiva. In questo caso, infatti, si applica l’aliquota IVS vigente (33%) sull’ultima retribuzione annua percepita dall’interessato. Quindi, tanto più si guadagna tanto più bisognerà versare per il riscatto della laurea.

Il riscatto ordinario costa meno per chi è inoccupato. In questo caso il contributo da versare equivale a circa 5.264,49 euro per ogni anno di riscatto, ossia al 33% del reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione INPS di artigiani e commercianti pari a 15.953,00 euro nel 2021. La somma è deducibile per intero dall’interessato, o in alternativa le persone che lo hanno a carico, come i genitori, possono beneficiare di una detrazione pari al 19% dell’importo.

Il riscatto agevolato

Il riscatto di laurea agevolato ha un importo pari a quello richiesto ai disoccupati, in quanto indipendentemente dall’importo dell’ultimo stipendio percepito viene richiesto un onere pari al 33% del reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione INPS di artigiani e commercianti.

Con il riscatto della laurea agevolato, quindi, vi è un onere di 5.264,49 euro per ogni anno di riscatto. In questo caso, però, i contributi riconosciuti valgono ai soli fini del conseguimento del diritto alla pensione.

Inoltre, per richiedere il riscatto agevolato della laurea bisogna essere privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.

Riscatto di laurea: a chi è rivolto?

Sulla pagina INPS dedicata al riscatto della laurea si legge che il servizio è rivolto a tutti coloro che hanno conseguito il diploma di laurea o un titolo equiparato.

Nello specifico i titoli riscattabili sono:

  • diplomi universitari di durata tra i 2 e i 3 anni o tra i 4 e i 6 anni;
  • diplomi di specializzazione di durata minima di due anni e successivi al conseguimento della laurea;
  • dottorati di ricerca;
  • titoli accademici del 3+2 ovvero i titoli ottenuti dopo un corso triennale e uno biennale propedeutico;
  • titoli universitari ottenuti all’estero e riconosciuti in Italia;
  • i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.

Bisogna però tenere conto che i periodi di studio fuori corso non sono mai riscattabili. Di fatto è possibile riscattare soltanto la durata legale del corso di studi e non gli anni che sono occorsi per arrivare a quel titolo di studio.
Per esempio: uno studente si iscrive a un corso di 5 anni nel 2000, ma si laurea nel 2010. Può riscattare soltanto 5 anni dei 10 che ha impiegato per laurearsi.

Riscattare la laurea: requisiti e come fare la domanda

Riassumiamo in breve i requisiti per poter fare la domanda per il riscatto della laurea.

  • aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
  • non aver versato contributi durante il periodo che si vuole riscattare;
  • essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, eccetto ovviamente il caso in cui la domanda venga presentata da soggetti inoccupati.

Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’INPS, attraverso il servizio dedicato al seguente link: (Riscatto della laurea ai fini pensionistici). Ricordiamo che, salvo future proroghe, per il riscatto della laurea agevolato c’è tempo fino al 31 dicembre 2021.