Il calendario delle riaperture è pronto e tra i primi a riaprire ci sono musei e luoghi di cultura. Dal Governo arriva l’ok per la ripartenza dei luoghi di cultura: scuole, musei, teatri e fiere. Si procederà con una riapertura scaglionata delle attività, a partire dal 26 aprile fino ai primi di luglio.

Il Premier Mario Draghi affida la riapertura al lavoro dei Ministeri, ma soprattutto alla responsabilità dei cittadini. “Se i comportamenti saranno corretti, la probabilità che si debba tornare indietro sulle riaperture è molto bassa”, ha detto nel corso nella conferenza.

Riaprono le attività culturali, ma solo in zona gialla

La riapertura delle attività culturali come cinema, teatro, musei e fiere è prevista, per il momento, solo in zona gialla. Zona rossa e arancione rimangono blindate, in attesa di un calo dei contagi e del proseguimento del piano nazionale di vaccinazione.

Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati - ha sottolineato Mario Draghi - ma si fonda sull’idea che i comportamenti alla base dei protocolli di riapertura siano rispettati, come l’uso delle mascherine e il distanziamento”.

Tra i primi ad annunciare la riapertura, pochi giorni fa, i Musei Vaticani. Dal 3 maggio i Musei Vaticani riapriranno le porte al pubblico, garantendo la visita nelle condizioni di sicurezza dettate dai protocolli per i musei: prenotazione obbligatoria, mascherina sul volto e una distanza interpersonale di oltre un metro.

Calendario delle riaperture per le zone gialle

Dal 26 aprile torneranno le zone gialle, con tutta una serie di norme per la riapertura in sicurezza. Questa volta sarà diverso? La campagna di vaccinazione procede, anche se non ai ritmi sperati, mentre le Regioni raccolgono i dati con la speranza di tornare in zona gialla e riaprire.

"La prima data chiave è il 26 aprile, quando ripristineremo le zone gialle, investendo sugli spazi aperti", ha spiegato Draghi durante la conferenza.
Sì allo sport di squadra e di contatto, prima il calcetto amatoriale e gli altri sport all’aperto, poi gli stadi (il 1° maggio) e le palestre al chiuso (1° giugno).

Dal 26 aprile i teatri alzano il sipario, i cinema accendono finalmente i proiettori e gli spettacoli tornano dal vivo anche al chiuso per le zone gialle. Le zone rosse e arancioni ripartono, ma con una limitazione: le attività devono svolgersi all’aperto.

Si torna anche a prendere il sole, il 15 maggio riaprono gli stabilimenti balneari e le piscine. Il 1° luglio si aspetta la ripresa dei congressi e delle fiere, ma anche la riapertura degli stabilimenti termali e i parchi tematici.

Nel dettaglio, ecco le varie tappe per le riaperture:

26 aprile

  • Tornano le zone gialle;
  • Si può tornare a viaggiare tra regioni gialle. Per gli spostamenti tra regioni rosse e arancioni ci sarà un pass che certificherà la vaccinazione, la negatività al tampone entro 48 ore o l’essere guariti dal Covid;
  • Riaprono le scuole e le università nelle zone gialle e arancioni. In zona rossa in presenza fino alla terza media e al 50-75% alle superiori;
  • Bar e ristoranti riaprono a pranzo e a cena nelle zone gialle;
  • Ripartono gli sport di squadra e di contatto;
  • Riaprono teatri, cinema e spettacoli, all’aperto per le zone rosse e arancione, al chiuso per le zone gialle;
  • Riaprono i musei.

1° maggio

  • Prevista la riapertura di stadi (massimo 1.000 spettatori) e palazzetti dello sport (massimo 500 persone).

15 maggio

  • Riaprono le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari.

1° giugno

  • I ristoranti riaprono con servizio al tavolo anche al chiuso, ma solo a pranzo;
  • Riaprono le palestre al chiuso;

1° luglio

  • Ripartono congressi e fiere.
  • Riaprono stabilimenti termali e i parchi tematici.