Poco prima della fine dell’anno, precisamente il 28 dicembre 2018, il Miur ha reso pubblico, in Gazzetta Ufficiale n.102 e sul sito del Ministero stesso, il tanto atteso bando di concorso per esami e titoli per il reclutamento di 2.004 Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA).

Torna così, dopo quasi vent’anni, il concorso per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi. Soddisfatto della pubblicazione del bando il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che afferma:

Il reclutamento dei nuovi DSGA era atteso da tempo ed era una delle nostre massime priorità. Avevamo promesso di sbloccare il bando: abbiamo agito rapidamente e con grande concretezza.

Il ministro ha proseguito ribadendo l’importanza del DSGA e l’essenzialità di questa figura ai fini del buon funzionamento degli istituti scolastici. Un ruolo quello del personale amministrativo, tecnico e ausiliario spesso sottovalutato ma estremamente importante per la corretta amministrazione quotidiana delle scuole.

Modalità di partecipazione

Il concorso in questione è valido per tutte le scuole statali di qualsiasi ordine e grado ed è bandito su base regionale. Il totale dei 2.004 posti previsti dal decreto saranno quelli vacanti e disponibili nel triennio 2018/2019 - 2019/2020 - 2020/2021.

La domanda di partecipazione può essere presentata per una sola regione, a partire dal 29 dicembre 2018 e fino a tutto il 28 gennaio 2019. La presentazione della domanda è da effettuarsi online attraverso l’applicazione Polis previa la registrazione all’applicazione stessa.

Chi può partecipare al concorso?

Al bando di concorso possono partecipare tutti coloro che in aggiunta ai requisiti generali necessari per l’accesso ai concorsi pubblici, sono in possesso della laurea specifica come previsto dall’allegato A del CCNL 2018.

Inoltre sono ammessi al concorso tutti gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore della legge n.205 del 27 dicembre 2017 (art.1, comma 605), anche in mancanza del requisito della laurea specifica previsto dal CCNL del 2007/2009, hanno maturato negli otto anni precedenti, almeno tre anni interi di servizio seppur in maniera non continuativa.

Infine il bando di concorso prevede che il 30% dei posti disponibili in ognuna delle regioni venga riservato sia al personale ATA di ruolo ed in possesso dei requisiti necessari all’accesso al concorso stesso sia agli assistenti amministrativi facenti funzione. Nel caso in cui questi posti non vengano coperti, saranno assegnati agli altri candidati sempre in ordine di graduatoria.

Le prove da sostenere

Il concorso prevede due prove scritte ed una orale precedute da una prova preselettiva che si svolgerà a livello nazionale qualora il numero dei candidati superi di quattro volte il numero dei posti disponibili.

Il superamento della prova preselettiva, il cui punteggio non è valido ai fini del conteggio del voto finale, è requisito necessario per la partecipazione alle successive.

Prova preselettiva

Computer-based ed unica su tutto il territorio nazionale, si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR e prevede la somministrazione di 100 domande inerenti le discipline previste dal bando a cui ogni candidato dovrà rispondere entro un massimo di 100 minuti.

Ogni domanda avrà quattro risposte di cui solo una esatta. Ad ogni risposta esatta sarà assegnato un punto mentre zero alle risposte errate o non date. Il punteggio verrà restituito al termine della prova. Soltanto un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili sarà ammesso alle successive prove scritte.

Il calendario per lo svolgimento della prova preselettiva sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2019, negli albi e nei siti degli USR e del MIUR.

Prove scritte

Le prove scritte, anche’esse computer-based, sono due:

  • costituita da sei domande a risposta aperta relative agli argomenti proposti nel bando;
  • prova teorico-pratica che consiste nella risoluzione di un caso concreto, inerente ad uno degli argomenti previsti, mediante la redazione di un atto.

Per entrambe le prove il tempo massimo è di 180 minuti ed il punteggio di 30 punti ciascuna. Ogni quesito della prima avrà un punteggio che va da 0 a 5 (e che sia multiplo intero di 0,5) mentre la prova teorico-pratica un punteggio che va da 0 a 30.

Alla prova orale potranno accedere solo i candidati che per ogni prova scritta abbiano conseguito almeno 21/30.

Prova orale

Sarà composta da:

  1. un colloquio il cui obiettivo è quello di accertare la preparazione dei candidati e la capacità di risolvere un caso riguardante la funzione oggetto del bando (DSGA);
  2. verifica delle conoscenze di strumenti informatici e tecnologie della comunicazione;
  3. verifica della conoscenza della lingua inglese.

Anche la prova orale avrà un punteggio che va da 0 a 30 e verrà considerata superata soltanto se si raggiunge un punteggio non inferiore a 21 punti.

Materie da studiare

Le materie da studiare, illustrate nel dettaglio nell’allegato B del CCNL 2018 sono le seguenti:

  • Diritto Costituzionale e Diritto Amministrativo con riferimento al diritto dell’Unione europea;
  • Diritto civile;
  • Contabilità pubblica con particolare riferimento alla gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche;
  • Diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego contrattualizzato;
  • Legislazione scolastica;
  • Ordinamento e gestione amministrativa delle istituzioni scolastiche autonome e stato giuridico del personale scolastico;
  • Diritto penale con particolare riguardo ai delitti contro la Pubblica Amministrazione;

Il punteggio finale sarà valutato in settantesimi ed è il risultato della somma della media dei voti conseguiti nelle prove scritte, nella prova orale e del punteggio attribuito nella valutazione dei titoli in possesso.

Le graduatorie finali di merito, compilate su base regionale, verranno utilizzate annualmente ai fini dell’assunzione e resteranno in vigore fino al loro esaurimento.