Sono 42.780 le domande presentate per la partecipazione al concorso straordinario per la scuola primaria e d’infanzia indetto dal Miur.

Il concorso porterà alla formazione di graduatorie di merito straordinarie su base regionale, per l’assunzione a tempo indeterminato di docenti da inserire all’interno di asili e scuole elementari.

Secondo quanto si apprende da un comunicato del Miur le Regioni con il maggior numero di domande presentate sono state Lazio, Lombardia e Piemonte.

I requisiti

Le domande per poter accedere al concorso straordinario dovevano essere presentate, all’interno dell’apposito sistema denominato Polis, esclusivamente online, dal 12 Novembre al 12 Dicembre 2018.

Per quanto attiene ai requisiti specifici, potevano presentare domanda i docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno accademico 2001/2002 e che avessero all’attivo almeno due anni di insegnamento specifico anche non continuativo.

Ammessi a partecipare al concorso sono stati anche i docenti che abbiano conseguito una laurea abilitante in Scienze della formazione primaria che abbiano negli ultimi otto anni svolto insegnamento specifico per un biennio anche in maniera non continuativa.

Per quanto riguarda, poi, l’insegnamento di sostegno ciò che era richiesto dal bando ministeriale è la specifica specializzazione al sostegno, oltre al requisito del biennio d’ insegnamento e del titolo di studio.

Il bando prevede, inoltre, che i docenti ammessi al ruolo prima di entrare in servizio saranno sottoposti a un periodo di formazione e prova.

Le criticità

In sostanza sembra che dietro l’idea di concorso straordinario si celi quella di una sanatoria. Si pensi alla posizione delle maestre che hanno conseguito il diploma magistrale nel 2001, qualifica che all’epoca consentiva l’accesso all’insegnamento. La qualifica, però, oggi non basta essendo necessaria la laurea.

Nel 2017 il governo ha stabilito che le maestre in possesso esclusivo di diploma magistrale potessero insegnare fino ad esaurimento. Sono così state istituite le così dette GaE, Graduatorie ad Esaurimento, non potendo però le maestre diplomate essere più assunte.

Divenuta definitiva la sentenza del Consiglio di Stato in materia circa 7 mila insegnanti non ritenuti più idonei sono stati licenziati.

Il concorso straordinario non sarebbe quindi altro che la sanatoria, attuata all’interno del Decreto Dignità, per far fronte alla situazione di emergenza venutasi a creare a seguito dell’orientamento espresso dal Consiglio di Stato.

Secondo un’analisi approssimativa emergerebbe che 42 mila maestre tra asili ed elementari sarebbero da sistemare all’interno di un settore in cui mediamente di liberano 15mila posti all’anno.

Occorre, peraltro, precisare che i posti a disposizione ogni anno saranno suddivisi a metà tra gli insegnanti in possesso di diploma magistrale e l’altra metà per gli insegnanti titolari di laurea.

Ciò che sembra evidente è, quindi, che coloro che risulteranno tra i primi posti della graduatoria, probabilmente nell’arco di un paio di anni saranno assunti a tempo indeterminato. Chi invece, nella graduatoria, non risulterà tra i primi posti forse il contratto a tempo indeterminato non lo vedrà mai.